19/12/09

Ali d’Acqua VIII

Water Wings 9

La Luce e le Tenebre

di Robi e Samy California

Fissava l’orizzonte, quella linea indefinita che era mare, ma era anche cielo, laggiù, in fondo allo spazio senza confini che circondava la Spiaggia Bianca, sul quale la nuvola, che era anche uno scoglio, svettava, a pochi metri dal divano rosso che conservava ricordi e promesse.
Fissava l’orizzonte, Gracelyn, con il vento a sussurrarle canzoni fra i capelli, e la lunga gonna verde che accarezzava la nuda roccia ai suoi piedi.
Era serena, come sempre quando si trovava in quella dimensione fra sogno e materia, ma un’ombra di inquietudine le ombreggiava la linea perfetta delle sopracciglia, sopra gli occhi color smeraldo, dentro cui si riflettevano le prime scintille dell’aurora. L’incontro col Kraken, pochi istanti prima, secoli secondo le percezioni di quella dimensione sospesa, l’aveva turbata.

Una vaga luminescenza, che pareva scaturire direttamente dalla roccia ai suoi piedi, l’avvolse, lentamente, mentre saliva e cresceva in dimensioni, circondandola, seguendo la linea del suo corpo, addensandosi all’altezza del petto e delle braccia, formando una figura che ricordava delle ali di luce diafana.
La figura si fece più definita, le ali la cinsero in un abbraccio dolce e pieno di calore, e Gracelyn salutò Gabriel, con un bacio pieno di mille parole non dette.

- Ciao amore - disse l’Ondina.
Gabe rispose al saluto con un sorriso pieno di gioia trattenuta. Qualcosa, evidentemente, preoccupava anche l’Arcangelo. Grace l’aveva percepito, ancora prima di chiamarlo nella Spiaggia Bianca, grazie al loro legame telepatico, e immaginava quale fosse la causa di quell’inquietudine.
- L’hai visto? - chiese Gabe.
- Si.
Gabriel annuì, prendendola per mano, e accompagnandola sul divano, dove si sedettero. Grecelyn appoggiò la testa sulla spalla del suo Angelo, cingendolo col braccio.
- Ho sentito uno strappo nel nostro legame - riprese Gabriel - e per un momento...
- Quando quel mostro ha aperto il suo occhio - lo interruppe lei, premurosamente - ho perso i miei poteri telepatici.
- Si, l’ho pensato subito... quando poi il legame si è stabilizzato di nuovo... grazie al Capo...
Grace rise, con la sua voce d’argento piena di sfumature - Dici sempre così? “Grazie al Capo”? - riusciva sempre, con una battuta, a tranquillizzarlo.
Gabe sorrise a sua volta - Deformazione professionale.
Rimasero per un attimo in silenzio, poi Gabe le chiese:
- Cosa ne pensi? Voglio dire? Perché ora? Perché quest’alleanza fra Kraken e Leviatano? E perché noi? Perché tocca a noi due affrontarli?

A quella domanda Grace si sollevò dal petto di Gabe, poggiando il gomito sul divano, e fissandolo con aria preoccupata.
- Kraken e Leviatano... – disse pensosa - ...credo che la loro alleanza arrivi da qualcosa di più grande. E’ il loro Capo che li ha messi insieme, Gabe, perché sono i due esseri più malefici e distruttivi che ha creato. Ha fatto proprio come hanno fatto i nostri Capi, si sono alleati unendo le loro forze, che poi è un unica forza, quella del Bene. Non so perché abbiano scelto proprio noi, forse perché siamo i più tenaci, il male non ci ha mai spaventati e non abbiamo mai mollato, finché non abbiamo portato a conclusione le nostre missioni...
Gabe vedeva nei suoi occhi tutto lo sgomento che l’Ondina aveva provato, alla vista del Kraken e quello che il Mostro aveva cominciato a fare, in fondo all’oceano, e la guardava con tenerezza, come se volesse dirle che a proteggerla ci sarebbe stato lui, col suo amore, oltre che con la sua spada. Ma non poteva, non quella volta. Quella volta, lo sapeva benissimo anche lui, la situazione era diversa da tutte le altre. Non disse niente, e la attirò a sé, stringendola.
- Che succederà se stavolta non riusciremo a sconfiggerli, Gabe? Il Male ha scelto il momento adatto per non fallire nel suo intento. Il mondo cade già a pezzi da solo, basta scuoterlo un po’ e crollerà del tutto. Dare il colpo di grazia adesso è più facile che mai...
- Ce la faremo amore – le disse, dandole un bacio sulla fronte
– Noi siamo i buoni, e i buoni vincono sempre, alla fine…
Grace alzò gli occhi e gli sorrise; pensò che Gabe fosse incredibile, riusciva sempre a rassicurarla e a darle la forza necessaria per fronteggiare le difficoltà, anche quando avvertiva le stesse paure e le stesse incertezze che turbavano lei.
- Sì amore, ce la faremo. Perché a lottare siamo noi due, noi due insieme. E questo basterà.
Grace gli diede un bacio e sorrise ancora, quelle poche parole di Gabe l’avevano resa fiduciosa, e i dubbi e le paure che aveva avuto alla vista del Kraken erano spariti. Perché con lei c’era Gabriel, e insieme avrebbero trovato il modo di vincere anche questa ennesima battaglia, che probabilmente era la più difficile di sempre.
Si strinse nel dolce abbraccio del suo Arcangelo, e chiudendo gli occhi si lasciò cullare dai battiti del suo cuore.

1 commento:

  1. L'incontro sulla Spiaggia Bianca, nell'oasi del loro Amore per confrontarsi sui relativi mali che li affliggono, e trovare insieme una soluzione. La forza più grande di cui sono dotati Gabe e Grace, non sono i loro poteri, ma il coraggio che traggono l'uno dall'altro parlando delle loro preoccupazioni. Ognuno dei due, lottando, prima di cedere all'avversario pensa all'altro, che senza di lui/ei sarebbe come un puzzle a cui manca l'ultimo pezzo per completarsi, e splendere in tutta la sua bellezza. E anche stavolta si appoggiano a questo per vincere, a quanto pare, la battaglia più difficile di tutte.

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