21/02/09

L'Ultima Onda


Silenzio frastagliato, fa parte di me. Benedetta assenza di rumore, le onde non urlano, si susseguono lineari e armoniche, sul mare.
Io sono sulla spiaggia. Follemente disteso su strati di scogliere morte, frammentate polverizzate divinamente prive di segnali e tracce per archeologi e mistici e professori di ruolo.
La sabbia. Sono disteso sulla sabbia, ed è ormai quasi il tramonto. Ho eseguito un tube riding... cazzo, se l’ho fatto!
Dopo quattro scivolate da manuale, elementari, ma le onde non erano granché, gonfie appena da scaldare la tavola, e un tentativo di aerial finito in wipeout, ho avvertito come una voce che mi massaggiava i capelli incrostati di salsedine. E’ una voce che chi viene al mare in cerca di velocità conosce benissimo. La voce di una forza elementare che parla attraverso fenomeni e molecole. La riconosci, perché è la stessa che senti quando sei lontano dal mare, e ti cibi di silenziosa attesa.
“Arriva!” ha detto quella voce. E mi sono voltato a guardare. L’Onda.
Già a vederla così, ancora una cinquantina di metri fra me e l’orizzonte, faceva paura. La paura è un elemento imprescindibile se fai Surf. Non aver paura è da incoscienti. Ma gli incoscienti non fanno Surf.
L’ho guardata, quell’onda, e più si avvicinava, più tremavo. Avevo la pelle d’oca, e non era freddo, anzi. I tendini delle braccia parevano percorsi da cavi elettrici ad alto amperaggio. L’ho attesa, con un sorriso di sfida.
Il taking off è stato pressoché perfetto. L’onda mi ha sollevato, portandomi in alto, ma ero io che governavo la tavola, mantenendo un equilibrio statico, pur nel moto in avanti. Mentre la cresta iniziava ad alzarsi, sono scivolato in diagonale, e ci sono andato sotto.
Il tunnel, qualcuno lo chiama. Cinque metri di parete d’acqua incurvata sulla testa, che si richiude meno a mano che la cresta dell’onda precipita su se stessa. Cinque metri di parete d’acqua, avete idea quante tonnellate? E io dentro, a sfrecciare come un proiettile, tagliando longitudinalmente quella meraviglia mortale! Avete mai provato ad infastidire un gatto? Moltiplicate la sua reazione per qualche miliardo di milioni, ed avrete una vaga idea dell’incazzatura di una forza primordiale interrotta nel suo naturale incedere. Ma è questo il Surf.
Mentre il tunnel si chiudeva dietro di me, e io mantenevo un assetto perfetto sulla tavola, a velocità costante, non guardavo la parete sopra di me. Guardavo quella dentro di me, e la vedevo sbriciolarsi.
Sono schizzato fuori dal tunnel, nell’attimo in cui la parete d’acqua è precipitata su se stessa, rombando dietro di me il suo Osanna. Un tube riding perfetto. Poi, mi sono lasciato dolcemente cadere in acqua, abbandonandomi alla corrente, che trasportava me e la mia asse verso riva. Steso sulla sabbia, ho baciato il cielo.
Tutti sanno che questo è Nessun Luogo. Non è l’Arcadia. Non è l’Inferno. Non è la pista dell’Orda d’Oro. E’ una spiaggia. Nascosta. Minima. Invisibile. Solitaria. Qui non ci sono guerre, qui il tempo scorre padrone di se stesso. Il vento insegue i secondi, non ne è trascinato. Svanirà nel nulla, fra diecimila anni.
In principio era il Nero. Un nero scuro e denso come un’iride spenta. Poi venne il Mare.
Chiudo gli occhi, e ascolto in silenzio il silenzio.

4 commenti:

  1. Cosmico!

    Anche qui in Sardegna è usanza fare surf ... noi lo facciamo con il porceddu, dopo che lo arrostisci, lo metti a essiccare e si indurisce, creando una tavola leggera e resistente, meglio della fibra di carbonio.
    Curiosità: in sardo surf si dice"anduafaisucalloninsabba".

    eheheh.

    Ciao Roberto.

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  2. eccomi! ci sono anche io :-) appena mi raccapezzo riprenderò a scrivere.
    Ciao ragazzi......siete fortissimi, un abbraccio. Raffaella

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  3. Azz ma allora Roberto 6 un appassiaonato di surf!complimenti ciaooooooooooooooo

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  4. robyyyyyyyyy etvbbbbbbbbbbbbbbbbb samyyyyyyyyy etvbbbbbbbbbbbbbbbbb dolce fine settimana
    vi posso chiedere na cosa, come si passano i video sul post come faccio x caricarli, e poi ho salvato un post nelle bozze ma non so dove si trovano ste bozze e come estrarlo
    aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo

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